4 Giorni in viaggio a Copenaghen con un neonato
Copenaghen è stato il primo viaggio in Europa con Tommaso, il nostro piccolo globetrotter che durante il breve ma intenso viaggio ha compiuto 8 mesi, con all’attivo diverse destinazioni italiane che si sono rivelate utilissime per abituarlo a viaggi e aerei. Eccoci quindi in partenza, trepidanti e fiduciosi.
Siamo partiti il 27 Ottobre 2016 alle 6.35 dall’aeroporto di Orio al Serio e siamo arrivati circa due ore dopo al Terminal 2 dell’aeroporto di Copenaghen. Visto il periodo e la destinazione la paura di trovare temperature bassissime era molta, sia per Tommaso che per noi, freddolosi da sempre e poco amanti dell’Inverno, ma dopo essere stati in Inghilterra, Irlanda, Germania e Olanda ci siamo innamorati follemente della vita e dei paesaggi del Nord Europa.
Come albergo abbiamo scelto il Wakeup Copenhagen – Borgergade Non è stato di certo una sistemazione economica, non per i nostri standard almeno, ma è senz’altro un luogo centralissimo.
Il Wakeup Copenhagen – Borgergade dista appena 5 minuti da Nyhavn, il canale più fotografato di Copenaghen.
L’ottima posizione ci ha permesso di visitare le zone e i quartieri di Copenaghen tranquillamente a piedi, salvo un’irrinunciabile tour tra i canali in barca.
Usciti dall’aeroporto ci accorgiamo che, si, possiamo sopravvivere alla temperatura esterna, anzi, possiamo dire di essere stati davvero fortunati. Abbiamo visitato la città baciati dal sole per tutti i nostri 3 giorni e con una luce speciale che solo i paesi del nord sanno relagare.
Prima tappa: il famoso Nyhavn. Per iniziare a prendere le misure con una città famosa per i suoi canali, le migliaia di biciclette e per i suoi costi decisamente fuori portata.
I canali e le case colorate ai lati sono bellissime, la zona è chiaramente molto turistica, ricca di bar e ristoranti decisamente affollati e poco frequentati dalla gente del posto. Non abbiamo mai pranzato in nessuno di questi locali ma abbiamo notato che offrivano spesso menù turistici per tutte le tasche.
Da vedere lungo il canale Kunsthal charlottenborg , un piccolo museo posizionato in un meraviglioso cortile. E’ visitabile anche con la Copenaghen card e ospita diverse mostre di artisti contemporanei. Spesso anche le pareti esterne del museo che danno sul canale sono utilizzate come spazio espositivo.
Durante la nostra permanenza l’artista ghanese Ibrahim Mahama ha creato un’enorme istallazione utilizzando sacchi di iuta (installazione facente parte della mostra An Age of Our Own Making che ha coinvolto diversi artisti da tutto il mondo).
Il tour in barca è d’obbligo se si vuole avere una panoramica della città e conoscere come si sviluppa lungo i canali.
Abbiamo scelto di fare la Copenaghen Card, abbonamento che permette di visitare molto luoghi risparmiando un pochino. Consigliamo di farla perchè oltre ad alcuni ingressi nelle attrazioni principali, comprende i mezzi di trasporto e il panoramico tour in barca. Il tour fa ovviamente tappa al monumento della famosa (forse troppo) sirenetta e permette di ammirare anche qualche canale minore.
Tappa obbligata al porto di Copenaghen per approfittare di un favoloso market street food situato all’interno di uno dei tanti ex capannoni industriali della città, precisamente nella zona di Papirøen , “Isola della Carta”. In quest’area infatti si stoccavano i prodotti cartacei che arrivavano al porto. L’ambiente è suggestivo e il contrasto industriale tra vecchio e nuovo è decisamente interessante. Il market è molto frequentato, sopratutto dalla gente del posto e il clima è rilassato e festoso.
Bisogna dire che i prezzi sono più elevati della media (già alta) di Copenaghen ma un giro e un piccolo spuntino sono vivamente consigliati, ne vale davvero la pena. Indicativamente i prezzi vanno dai 10-15€ in su per porzioni veramente mignon di panini, sandwich, ma anche per piatti provenienti da tutto il mondo.
A due passi dal market street food troverete il Noma, uno dei più famosi e premiati ristoranti al mondo che oggi ha chiuso.
Decidiamo di prendere il treno per andare a visitare uno dei musei più belli mai visti, senz’altro per l’architettura e il contesto naturale, ma anche per essere uno dei più importanti musei internazionali dedicati all’arte moderna e contemporanea: Louisiana Museum of Modern Art a Humlebæk, a circa 35 minuti di treno di Copenaghen. La tratta è compresa nella Copenaghen Card, altro motivo per cui consigliamo caldamente di acquistarla. I treni sono comodissimi e puliti. Esiste una vagone fatto apposta per chi viaggia con passeggini garantendo spazi più ampi e senza barriere. Una volta arrivati a Humlebæk farete una piacevole passeggiata di 10 minuti fino al museo.
Al Louisiana Museum Si percepisce all’istante che non si tratta di un semplice museo ma di un luogo d’incontro e spazio per eventi e discussioni sulla cultura.
Gli spazi del museo sono estremamente accoglienti, arricchiti da un giardino dove scoprire numerose opere d’arte e una veduta mozzafiato sul Mare del Nord. Ci siamo letteralmente innamorati di questo luogo, compreso Tommaso che ha sperimentato l’accessibilità dei bagni (ampi e puliti) e la zona relax del ristorante (attrezzata con decine di seggioloni e microonde con cui poter riscaldare pietanze anche portate dall’esterno).
La sera è il momento giusto per fare un giro al Tivoli, il parco divertimenti più antico d’Europa, inaugurato nel 1843.
Uno spettacolo davvero fiabesco, le luci sono tantissime e la musica è piuttosto alta. Lo abbiamo visitato quanto gli addobbi erano in stile Halloween con istallazioni molto suggestive.
Se per l’ora di pranzo non sapete dove andare vi consigliamo vivamente di fare un salto al food market di Torvehallerne, mercato coperto dedicato al cibo. Ne è rimasto un ricordo indelebile il fantastico panino con salmone.
Decidiamo di visitare il famoso quartiere hippie Christania, una ex zona militare che a partire dagli anni ’70 è diventata una grande comune di hippie. Il luogo è favoloso, circoscritto da un sentiero pedonale che all’improvviso ci porta ad un piccolo lago immerso tra la natura del luogo e le tipiche case costruite con materiali di recupero e molta creatività.
All’interno del quartiere potrete anche mangiare, noi vi consigliamo di provare da Morgenstedet, famoso per preparare due soli piatti tra cui la zuppa calda del giorno, buona e sicuramente da ordinare durante le fredde giornate danesi.
Quanto abbiamo speso per un viaggio a Copenaghen?
Volo (Ryanair): 144€ (2 adulti, 1 neonato)
Hotel (Booking): Wakeup Copenhagen – Borgergade (3 notti) 400€
Copenaghen è baby-friendly?
Abbiamo preparato la valigia di Tommaso confidando nell’ottima accoglienza e organizzazione dei paesi del Nord Europa, sempre attenti alle esigenze dei bambini. Copenaghen è infatti una città decisamente attrezzata per bambini: i seggiolini sono davvero ovunque, così come wc accessibili e fasciatoi. I treni offrono scompartimenti comodi e spaziosi, la metropolitana è provvista di ascensori funzionanti, i piccoli market sono ad ogni angolo etc etc.. Ma .. c’è un piccolo MA di cui non ci siamo preoccupati troppo per Tommaso: IL CIBO.
Gli scaffali dei supermercati sono provvisti di un’ampia gamma di prodotti per bambini tra cui scegliere ma i gusti spaziano da cous cous agnello e verdure a spaghetti alla bolognese, passando per il gusto lasagna e riso pollo e broccoletti.
Anche i tempi di introduzione della frutta durante lo svezzamento sono probabilmente diversi rispetto a quelli generalmente seguiti in Italia, l’omogenizzato più sobrio era al gusto mango.. Ecco come ci siamo adattati: Tommaso ha scoperto e apprezzato la frutta esotica ma ha decisamente mal sopportato i gusti delle pappe. Diciamo che questo viaggio ha dato una botta significativa all’avanzamento del suo svezzamento e al suo spirito di adattamento. Frullati di frutta, yogurt e zuppe di verdure sono risultati fondamentali.
Cosa abbiamo portato a Copenaghen per Tommaso?
- Passeggino
- Zaino porta bimbo
- Pannolini (ATTENZIONE a non comprare mutandine contenitive scambiando gli anni per il peso…)
- Qualche gioco
- Qualche libro
- Medicinali: tachipirina (per neonati), termometro, amuchina
- Abiti pesanti ma abbigliamento a cipolla (nei luoghi chiusi il riscaldamento è sempre molto alto)
- Salviettine umidificate (durante gli spostamenti salvano sempre)
Ciao, tra un mese andrò a Copenaghen col mio piccolo di 14 mesi. Ho un pó di pensieri su pappe e pannolini….. Le pappe che citi sono ad omogeneizzato come quelle che abbiamo in Italia? E i pannolini? Sono quelli usa e getta? I prezzi fanno paura? Grazie della tua utile testimonianza.
Ciao Denise,
le pappe sono come i nostri omogenizzati ma come hai potuto leggere hanno dei gusti che non è detto possano piacere a tutti i bambini. Gli omogenizzati di frutta invece hanno diversi gusti e quindi sono più facili da proporre. Per quanto riguarda i pannolini invece trovi di tutto, stai solo attenta a leggere i chili suggeriti, noi ci siamo confusi :)! I prezzi sono piuttosto alti ovunque, anche in questo contesto. Per risparmiare un pochino potresti pensare di portare con te i pannolini o alcune pappe giusto per stare tranquilla. Diverse compagnie aeree non fanno problemi. Che dire poi, buon viaggio e goditi Copenaghen!
Ciao, grazie mille per aver condiviso tutte queste info.
Ho un dubbio riguardante il seggiolino auto. io vorrei andare in maggio (mi sto portando avanti per risparmiare qualcosina) con Tommaso che avrà 1anno e mezzo. Come vi siete spostati con il vostro Tommaso? avete mai preso taxi, uber etc ad esempio dall’aeroporto.
grazie mille
Ciao Laura! Dall’aeroporto c’è un comodo autobus che ti porta in centro, poi come altri mezzi abbiamo usato il treno per visitare il museo di arte contemporanea. I collegamenti in Danimarca sono decisamente efficienti 🙂 Buon viaggio!