Munduk, il cuore verde di Bali
Munduk con il suo paesaggio di monti, laghi e risaie è l’anima verde di Bali
Si dice che Munduk sia l’anima verde di Bali. Possiamo solo confermarlo, e lontani dal caos di Ubud probabilmente abbiamo ritrovato l’autenticità di un paese che vive a stretto contatto con la natura. Durante il tragitto con il nostro driver che ci ha portato tra le montagne dove è situato Munduk. Il meteo è stato decisamente variabile, sulla strada nei pressi di Tabanan abbiamo fatto tappa al Botanic garden con una pioggia appena percettibile e il Bratan Temple sotto una pioggia battente e decisa (leggi il nostro articolo sui templi di Bali).
Il Botanic garden è enorme, con diverse zone dedicate ad una varietà botanica specifica.
Siamo rimasti affascinati in particolare dall’area dedicata alle orchidee, con esemplari davvero unici. Il giardino botanico ospita grotte, ruscelli, serre e sentieri nella foresta con tavoli per il picnic. É frequentato prevalentemente da famiglie locali che approfittano degli ampi spazi e dell’immensa natura circostante per passare piacevoli giornate. Una scolaresca divertita dalla nostra presenza ha voluto scattarci un servizio fotografico.
Molto interessante la presenza di vivai autoctoni all’ingresso del giardino botanico dove abbiamo acquistato dei semi di orchidee da un’anziana vivaista.. chissà cosa ne nascerà.
La strada tortuosa si inerpica tra le montagne fino a regalarci un panorama mozzafiato privo di nuvole, tra coltivazioni di profumati mandarini e di ortensie di un blu accesso, a fare da cornice al lago Danau Buyaran, una piscina di acqua limpida immersa letteralmente nella giungla balinese.
Munduk è un’oasi di pace all’interno di una montagna verdeggiante tra risaie, giungla e cascate.
Munduk ci ha accolto poco prima del tramonto con una luce incredibile che faceva brillare il verde delle risaie. Abbiamo soggiornato presso il Bali Rahayu Homestay, caratteristici bungalow immersi letteralmente nella natura con vista sulle risaie. Non possiamo che consigliarlo, specialmente per la sua meravigliosa piscina a sfioro dove ci siamo rilassati a fine giornata. Fatto il check in abbiamo depositato i nostri zaini e da unici occidentali ci siamo addentrati nelle risaie.
A Munduk abbiamo passato poche ma stupende giornate, gli abitanti del posto non sono certamente abituati al caos frenetico di Ubud e nemmeno alla sua invasione turistica. Si respira pace e relax potendone godere tra una passeggiata nel verde e l’altra, incrociando gli abitanti indaffarati nelle loro più comuni faccende domestiche e in moltissimi a giocare con gli aquiloni tra i campi di riso.
Abbiamo scoperto che le risaie sono spesso popolate da vere e proprie squadre, ognuna con i suoi aquiloni di un determinato colore impegnatissimi a seguirli nel cielo. Non succedeva granché, diciamo quasi nulla, semplicemente perde la squadra il cui aquilone cade a terra. Eppure erano concentrati correndo da una parte all’altra per accertarsi del colore dell’ultimo aquilone caduto.
Gli aquiloni a Bali hanno anche un significato spirituale: in senso metaforico, assolvono al compito di sussurrare alle orecchie degli dei.
Gli abitanti del posto estremamente cordiali, sorridenti e genuinamente incuriositi da Tommaso che trotterellava indisturbato tra i campi di riso. Tra i campi Tommaso ha potuto vedere per la prima volta l’origine del suo frutto preferito: l’albero delle banane.
Tramite il nostro hotel abbiamo prenotato un piccolo tour della durata di un giorno, con driver personale dalla guida sportiva ma con il quale abbiamo potuto conversare piacevolmente. La prima tappa è stata Air Panas Banjar, delle suggestive acque termali immerse nella foresta, tipicamente popolate dagli abitanti del luogo che sono soliti trascorrervi intere giornate. Sono composte da 3 vasche di acqua termale di origine vulcanica di temperatura piacevole e di diversa profondità. Immergersi nelle acque è stata un’esperienza piacevole e rilassante (forse troppo rilassante vista la temperatura esterna e dell’acqua) potendo godere del luogo con pochissimi turisti.
Tra la vegetazione lussureggiante e verdissima delle montagne di Munduk ci sono cascate in grado di lasciarti senza parole.
Ultima tappa le famose Gitgit Waterfall a Singaraja. Per arrivarci abbiamo percorso un sentiero per circa 20 minuti a piedi. Le cascate sono turistiche, sia per gli stranieri che per i balinesi, per cui sulla strada ci siamo imbattuti in decine di piccoli bazar ricchi di souvenir e oggettistica varia. Le cascate sono splendide e potenti e anche tenendosi a distanza si viene investiti dal loro fragoroso rumore e dagli schizzi dell’acqua freddissima.
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