Viaggio a Bangkok tra tuk-tuk, templi e street food
Bangkok è un grande caos. Oltre 8 milioni di abitanti, che sembrano spostarsi sempre, con qualunque mezzo e a qualunque ora del giorno e della notte.
Bangkok è tutto e il contrario di tutto. E’ un grande caos, ma è anche un luogo di pace; è una città turistica, ma puoi ritrovarti improvvisamente in una Bangkok ricca di spiritualità; è una città moderna ma anche antica. Chiunque la racconta o la ama o la odia. Noi l’abbiamo scoperta, vissuta e l’abbiamo voluta comprendere. La nostra concusione? Non possiamo non apprezzarla, e adesso vi spieghiamo perchè secondo noi merita almeno 3 giorni.
Piccola ma importante premessa: Bangkok nel mese di Agosto equivale ad un bagno turco a cielo aperto. L’abbiamo letteralmente provato sulla nostra pelle, e per tutti e tre non è stato facile sopportare il terribile caldo umido. L’unica consolazione (ma decisamente piacevole) è stata poter spezzare la giornata con un tuffo nella piscina dell’albergo. Mi raccomando, non tralasciate questo dettaglio quando prenotate un albergo a Bangkok, potrebbe essere la vostra salvezza.
Non è la prima volta che soggiorniamo nella grande capitale thai. Questa volta, dopo un comodo volo diretto di sette ore Milano Malpensa-Bangkok Suvarnabhumi (Thai Airways) l’abbiamo girata in lungo e in largo per 3 giorni e 3 notti per poi partire alla volta di Chiang Rai, a nord della Thailandia, dove per una settimana circa abbiamo visitato le famose città del Golden triangle: Chiang Rai, Chiang Mai e Lampang. Ma torniamo a parlare di Bangkok.
Una volta usciti dall’immenso aeroporto internazionale di Suvarnabhumi, ci concediamo qualche minuto per riprenderci dallo shock termico, dopodichè ci dirigiamo verso il parcheggio dei “Public Taxi” alla ricerca di un taxi che ci porti in albergo (Lamphu Tree House Boutique Hotel), a circa 45 minuti di auto. Non c’è modo di contrattare la tariffa e non c’è possibilità di utilizzare il tassametro. Se sei turista il prezzo è fisso, e il tuo viso, se sei occidentale, non mente.
Dopo essere arrivati in albergo al mattino ed esserci pian piano ripresi dal jet lag alternando la piscina alla camera da letto, partiamo nel tardo pomeriggio alla volta di China Town per immergerci nel quartiere più caotico e folcloristico della città, regno incontrastato dello street food.
China Town a Bangkok è un quartiere immenso dove puoi trovare praticamente qualunque cosa da mangiare. Spesso non si ha idea di cosa possa essere, e quasi sempre è meglio non chiedere, ma i piatti che spiccano più di tutto sono cavallette, larve, scarafaggi, blatte e scorpioni. Non puoi fare un viaggio in Thailandia senza sgranocchiare una di queste “prelibatezze”. Possono fare ribrezzo soltanto all’idea, ma è innegabile che siano un cibo super ricco di proteine, grassi insaturi, vitamine e sali minerali e per esperienza diretta finchè ti limiterai a qualche cavalletta potrai anche quasi apprezzarne il sapore.
Bangkok è il regno dei tuk-tuk, i famosi taxi a tre ruote che ti portano praticamente ovunque, ad una velocità pazzesca. Sono mezzi per viaggiatori temerari, amanti del brivido e delle emozioni forti, solo loro possono salire salire a bordo, provare per credere. Il prezzo? E’ sempre da contrattare, quanto? Ascolta il prezzo proposto e dividilo per due, il risultato non sarà comunque il prezzo local, ma comunque si avvicinerà abbastanza.
Bangkok è il regno dello shopping e dei market, ce ne sono di tutti i tipi: notturni, galleggianti, degli amuleti, dei fiori, del tarocco. In questo nostro secondo viaggio a Bangkok ci siamo voluti dedicare a quello che è considerato il più grande market di tutta l’Asia se non del mondo: Chatuchak Weekend Market. Sicuramente non è il mercato più autentico che si possa trovare, ce ne sono altri molto più tipici e caratteristici, ma essendo già stati a Bangkok nel 2015 ed avendola girata in lungo e in largo, in questo nostro ritorno ci tenevamo a visitare anche questo. Capiamoci, di thailandese non ha quasi nulla, ma è un mercato enorme dove puoi trovare di tutto a prezzi molto bassi: artigianato, strumenti musicali thai, vestiti nuovi e usati, libri, quadri, sculture, fiori e piante, souvenir e anche animali.
I principali templi (in thailandese wat) da vedere a Bangkok sono 6: il Grande Palazzo Reale, il Wat Phra Kaew (dove si può trovare il Buddha di Smeraldo), il Wat Pho (il famoso Buddha sdraiato), il Wat Arun, il Wat Traimit (tempio del Buddha d’Oro), Wat Saket. Sono templi molto frequentati sia da turisti che da thailandesi, quindi scegliete gli orari migliori e attenzione all’abbigliamento.
Da Ottobre del 2016 il nuovo Re della Thailandia è il discusso Vajiralongkorn (Rama X) succeduto a Rama IX. Si dice che suo padre fosse il monarca più ricco al mondo con un patrimonio di 30 miliardi di dollari. L’immagine del Re in Thailandia è ovunque, in ogni angolo di strada, appiccicato ad ogni cartellone, palazzo e insegna, nei templi, negli alberghi, nei negozi. C’è un’adorazione e probabilmente anche un giustificato timore oltre ogni misura. L’offesa della sua dignità viene punita con pene che possono arrivare a 15 anni di detenzione.
I nostri 3 giorni a Bangkok finiscono qui, adesso sarà finalmente la volta del nord della Thailandia. Nel pianificare il viaggio verso nord avremmo voluto prendere il pullman notturno che avrebbe impiegato circa 10 ore ad arrivare a Chiang Rai, ma per non esagerare negli spostamenti con Tommaso abbiamo preferito viaggiare più comodi e rapidi prenotando l’aereo con AirAsia.
I divertimenti preferiti di Tommaso a Bangkok?
- Scovare le infinite statue di Buddha ad ogni angolo di strada, casa, negozio urlando “Guarda Buddha!!!”
- Chiamare i tuk-tuk ai lati della strada gridando “vieni! vieni! vieni!”. Non c’è stata cosa più divertente per lui che spostarsi con questi fantastici mezzi di trasporto.
- Entrare (con rispetto..) nei templi e tentare (con meno rispetto..) di rubare le offerte
- Tuffarsi nella piscina dell’albergo